Sabato 12 e domenica 13 ottobre sono stati anche i giorni della Festa Provinciale dell’ANPI, giunta alla seconda edizione. Questa volta è stata organizzata a Villa Giaquinto, un bene che fine ad 8 anni fa era abbandonato al degrado urbano e adibito allo spaccio, ma che ora, grazie all’impegno del Comitato omonimo è un bene restituito alla cittadinanza, ricco di giostre e giochi per bambini, ma anche di tanto verde curato e orti sociali. Presenti le sezioni provinciali dell’ANPI casertana, associazioni e case editrici.
Edizioni Melagrana era presente con i suoi libri, tra i grandi classici e le ultime uscite.
La giornata del 12 è stata quella inaugurale: apertura dei battenti nel pomeriggio, con i saluti istituzionali e un talk intitolato “La lunga strada dell’ANPI: dalla lotta partigiana alle nuove sfide”, che ha visto interloquire Vincenzo Calò della segreteria nazionale dell’ANPI e responsabile per le ANPI del Sud, Gianni Cerchia, professore ordinario di storia contemporanea presso l’Università degli Studi del Molise, Sonia Oliviero, segretaria generale CGIL Caserta e Pietro Pettrone, segretario UIL di Caserta.
Successivamente è stato dato ampio spazio alla musica, con il reggae fusion di Valerio Jovine e Nicola Caso, che hanno fatto ballare, saltare e divertire tutta Villa Giaquinto.
Domenica 13, le attività si sono aperte con un momento molto sentito dalle sezioni ANPI casertane: un talk con Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale dell’ANPI che ha parlato dei tanti temi che attendono i partigiani di ieri e di oggi: autonomia differenziata, pace, antifascismo, libertà di espressione. Poi c’è stato un dibattito sull’autonomia differenziata che ha visto discutere rappresentanti del Comitato Villa Giaquinto, di Melagrana e di Libera. Il pre-serata si è aperto con una proiezione organizzata dal Rain Arcigay di Caserta, del mediometraggio “Siamo qui”. Poi è stata la volta del teatro, con lo spettacolo “Figlie di Resistenza“, a cura di ZhoeSte ed in chiusura ci sono stati i Forse/Nati gruppo acoustic rock.
In generale, la Festa Provinciale dell’ANPI sembra aver avuto una buona riuscita, in termini di partecipazione e non solo. Eventi del genere servono anche come momento di confronto per mettere sul tavolo i temi che animano il dibattito nelle sezioni e capire come affrontare tali sfide. Il tutto poi, se si configura nell’ambito di un bene recuperato e messo a disposizione della cittadinanza ha un sapore in più, quello della riappropriazione dei beni pubblici, in una realtà in cui, gli spazi di socialità sembrano essere relegati sempre più al mero consumo.