Giornata Mondiale del Libro: leggere per migliorarsi

libreria della casa editrice con libro in evidenza

Il 23 aprile è la Giornata Mondiale del Libro e del diritto d’autore: un momento per promuovere la cultura e il progresso di una società che passa attraverso la lettura.

Libri cartacei, e-book, audiolibri. Oramai non ci sono più scuse: leggere è facile. E bisognerebbe farlo di più. Oggi, 23 aprile è la Giornata Mondiale del Libro e del diritto d’autore, ricorrenza introdotta dall’UNESCO nel 1996 per promuovere il continuo progresso culturale attraverso la lettura, a protezione della pace, della cultura e dell’educazione di tutti i popoli. Con questa giornata, l’UNESCO intende promuovere la pubblicazione di libri, nonchè sottolinerare l’importanza del diritto d’autore attraverso il copyright.

A tal proposito, vengono organizzate iniziative in tutto il mondo: le case editrici e le librerie propongono presentazioni di libri, iniziative, congressi e sconti sui prodotti; le istituzioni promuovono iniziative a vario livello, che coinvolgono scuole, comuni e associazioni. Insomma, ogni attore coinvolto fa la sua parte per aderire all’iniziativa.

In Italia, nello specifico, il 23 aprile si inaugura il “Maggio dei libri”, iniziativa nata nel 2011 per promuovere il valore sociale dei libri e la loro importanza nella crescita personale. Quest’anno, il mese dei libri inizia appunto oggi 23 aprile, e anche questa volta Edizioni Melagrana sarà tra le case editrici aderenti, prendendovi parte con iniziative e presentazioni.

Perchè il 23 aprile?

Quando la 28° sessione della Conferenza Generale dell’UNESCO si riunì a Parigi nel 1996, aveva il compito, tra le altre cose, di individuare una data per la Giornata Mondiale del Libro. La scelta del 23 aprile non fu casuale, ma fu una precisa individuazione di una ricorrenza, memorabile, per la letteratura.

Per una strana coincidenza infatti, il 23 aprile è il giorno in cui si ricorda la morte di tre importantissimi scrittori e la nascita di altri autori: Miguel de Cervantes, Inca Garcilaso de La Vega e William Shakespeare, morti tutti il 23 aprile 1616. Tra i nati il 23 aprile sono stati individuati Vladimir Nabokov (1899), Maurice Druon (1909), Halldòr Laxness (1902), Maria Majocchi (1864), Elisabeth de Gramont (1875) e tanti altri. Tale coincidenza di date, ha reso la scelta di una data commemorativa, piuttosto facile.

Leggere libri per migliorarsi

I libri non sono solo un mero prodotto commerciale; nonostante i tentativi di ridurli a mero prodotto di consumo, restano ancora presidi di cultura, continuano ad essere opere. È indubbio che i libri abbiano un valore culturale intrinseco; così come è indubbio che la lettura abbia un ruolo determinante in termini di sviluppo di una società e nella crescita personale degli individui.

Secondo alcuni studi, la lettura della narrativa migliora le capacità empatiche e la capacità di comprensione delle emozioni proprie e degli altri. Si riscontrano altri miglioramenti in chi legge, che sono realtivi alle competenze linguistiche e al vocabolario, solitamente più ricco rispetto a chi non legge.

Leggere fa bene

Esistono decine di studi che dimostrano un miglioramento nelle funzioni cognitive, neuronali, la concentrazione, la memoria e lo sviluppo del pensiero critico, senza contare l’impatto positivo sulla stimolazione della creatività attraverso l’immaginazione.

I libri sono ottimi antistress: secondo uno studio della Sussex University, la lettura abbatte i livelli di stress, anche del 68%, anche più di una passeggiata o dell’ascoltare musica. Immergersi nella lettura, aiuta a staccarsi dalle abitudini e dalle preoccupazioni quotidiane, in quanto la mente è proiettata all’interno delle pagine, ricevendo calma e rialssamento.

Leggere libri, sempre secondo studi accreditati, migliora lo stile di vita, le aspettative di vita e rallenta il declino cognitivo. Infine, introdurre la lettura serale prima di dormire, in sostituzione dello smartphone, migliora la qualità del sonno.

I dati: in Italia si legge poco

Nonostante quanto detto finora, in Italia si legge poco. Oggi i libri sono fruibili in decine di formati ed in tutte le modalità e, l’industria, si è conformata anche agli ultimi ritrovati tecnologici, con la trasposizione in formati come gli e-book e gli audiolibri. Eppure si legge poco.

L’ISTAT ha rilevato che solo il 39% della popolazione ha letto almeno un libro per motivi non scolastici. Leggono più le donne che gli uomini, mentre se si valuta la fascia d’età, la maggior parte sono i giovani dagli 11 a 14 anni. Di questo 39% la maggior parte, il 17,4% è costituita dai cosiddetti “lettori deboli”, ovvero coloro che leggono da 1 a 3 libri all’anno; il 15,4% è costituito dai “lettori medi”, che leggono da 3 a 11 libri all’anno. Il restante 6,4% è dei “lettori forti”, lettori di 12 libri o più all’anno.

Secondo un’indagine svolta dall‘AIE (Associazione Italiana Editori), non tutto è perduto, perchè si rivela che almeno il 74% degli italiani, nell’anno 2023 abbia letto un libro, un e-book o ascoltato un audiolibro. Un dato sicuramente positivo, ma se consideriamo la lettura di libri pro capite, perchè a considerarlo come dato aggregato, della lettura media in Italia, c’è poco da stare allegri.

Si legge di più nelle regioni del Nord e del Centro, con percentuali rispettivamente del, 46,1% e 42,4%, mentre il Sud e le Isole arrancano con un 27,9%, evidenziando una certa disparità nel consumo di prodotti culturali. Questa differenza rappresenta una sfida per l’editoria, soprattutto meridionale: se così poche persone leggono al Sud, significa che, rispetto ad altre regioni c’è una vendita più bassa anche di libri venduti.

L’impegno di Edizioni Melagrana

In queste sfide rientra a pieno titolo l’impegno di Edizioni Melagrana: per questa realtà editoriale, per la quale il libro non è un mero prodotto di consumo, ma anche un vero e proprio strumento di promozione sociale, di inclusione e di contrasto alle forme di disagio, la lettura è qualcosa di fondamentale. Da anni infatti, Edizioni Melagrana non punta solo alla vendita, ma alla promozione della lettura. L’obiettivo è far comprendere quanto sia importante leggere per migliorarsi e per migliorare lo scenario che ci circonda.

Edizioni Melagrana lo fa da anni, portando la propria esperienza e il proprio lavoro all’interno di enti locali, scuole, biblioteche, centri culturali e associazioni che condividono la vision. Negli anni, questa realtà editoriale ha partecipato a fiere librarie, al pari di tutte le altre realtà editoriali, ma mantenendo parallelamente i riflettori puntati sulla società, portando i libri in scuole situate in contesti difficili, e promuovendo la lettura tra i più piccoli.

Sicuramente, la casa editrice si trova in un contesto territoriale in cui persistono forme di disagio sociale e culturale, e nell’ambito più generale, in una realtà dove si legge davvero poco; ma la sfida è quella di promuovere il libro come strumento di libertà e di autoemancipazione e, contestualmente, per dare la possibilità a tanti validissimi autori, di avere uno spazio per esprimere ciò che hanno da dire attraverso i libri.