Traduzione a cura di Antonella Pozzi
Questo libro contribuisce alla riflessione sull’emigrazione subsahariana caratterizzata da un corteo di morti e dispersi denunciati quotidianamente dai maggiori media del mondo. Per perversione, cecità e spudoratezza, alcuni politici tentano di qualificarla come un’invasione contro i loro Stati e popoli. Con l’aiuto del clamore audiovisivo e mediatico il dramma diventa banale, a tal punto che molti lo minimizzano nonostante il suo carattere disumano degradante. Boriben, Ganguihaw, Nana, hanno lasciato la natia Liberia per sopravvivere ai problemi. Stanno cercando lavoro, pace e tranquillità, semplicemente rivendicando il diritto alla felicità e alla dignità.