La periferia è massiccia, impenetrabile, dura come la terra coltivata con amore, come i panni stesi sui balconi profumati, di mani sveglie alle cinque del mattino, stropicciati e stretti nella morsa odoeosa dei lillà.
Le cose sono scrostate dal sole e dal tempo, i segni della pioggia sui colori anneriti sembrano manifestazioni affettuose; baci piovuti dal cielo, a consolare stanchezze perenni, sospiri lunghi nelle nottate insonni e nelle albe colorate di fatica.
Io sono nata qui, nel pezzo di terra più fetido e putrido, che raccoglie trenta anime e le tiene in pugno, strizzandole ogni tanto.
Ci puzza in questo angolo di paese e la gente ha lo sguardo cattivo, di chi deve difendere, di chi chiude le porte per la paura della notte…questa è Borgofarsa, tre anime e un ricordo.
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