Sul Corriere del Mezzogiorno di oggi, venerdì 30 Marzo, a pagina due, c’è un articolo di Luca Morconi, intitolato “Al-Mahdi, una psicologa partenopea aveva lanciato l’allarme”, su un importante libro di ricerca, edito da EDIZIONI MELAGRANA, scritto da Giuseppina De Cristofaro: “Lo Stato islamico. Propaganda e reclutamento 2.0”, a cura della dottoressa Caterina Arcidiacono, Edizioni Melagrana.
Lo Stato Islamico. Propaganda e reclutamento 2.0
Cosa porta i giovani ad essere attratti dal combattere per lo Stato islamico? La ricerca di Giuseppina De Cristofaro attraverso le pagine del web e i documenti di propaganda da lei studiati restituisce il volto di una realtà inquietante che fa riflettere. Il bisogno di sicurezza e identità sembrano animare la proposta di aderire ai combattenti armati. Difesa dal fumo, dalla droga e protezione del consumatore fungono da richiamo a un mondo simmetrico e opposto all’universo globale liberalistico dell’ Occidente. Uno Stato del Levante che si presume incarni il superamento delle carenze dell’Occidente affaristico e corrotto. Insomma un Paradiso in terra per il quale vale la pena di combattere, perché in grado di fornire giustizia, rispetto e uguaglianza. Lo studio dei documenti e dei video fa comprendere così di cosa si compone il negativo dell’Occidente che può affascinare chi, incerto e privo di speranza, è alla ricerca di un modello forte e totalizzante. La postfazione di Carmine Malinconico, giurista, conoscitore del Medio Oriente ci apporta infine riflessioni che in una dimensione storica offrono un contributo di speranza al dialogo fra le culture.