Laureato in Filosofia a Napoli, ha poi studiato a Torino con lo storico Franco Venturi. Dal 1993 è preside. Ha partecipato alla redazione di numerose riviste (a Palermo, Meridione – città e campagna, a Padova Lineamenti, a Roma Alternative) e diretto la rivista Officina, edita a Napoli tra il 1987 e il 1994. Ha pubblicato nel 1978, “Le classi sociali in Marx e Lenin” e nel ’90 il volume “Noi ed io. Millenovecentosessantotto ed altre poesie”. Alla poesia è poi nuovamente tornato col libro Oratorio per Ridice (premio Zingarelli 2010), favorevolmente accolto da diversi critici, tra cui Edoardo Sanguineti, Rino Caputo, Mario Morcellini, Umberto Todini, e ancora con “Brindisi a Don Giovanni”. Nel 2003 ha pubblicato il romanzo storico “Miserere”, che conta diversi pubblici estimatori, da Giuseppe Cantillo ad Antonio Natale Rossi, da Luciana Gravina a Giuseppe De Nardo, da Luciano Russi a Emma Grimaldi. Ha pubblicato inoltre saggi e articoli su varie riviste e quotidiani. Alcuni tra i lavori più recenti: il volume collettaneo “Il nuovo disordine mondiale”, con scritti tra gli altri di Michel Husson e Daniel Bensaid, il lavoro storico Rousseau in sagrestia, impegnativa ricerca sul clero giacobino nella Napoli del 1799, nonché i due primi volumi (Karl Marx filosofo e L’eresia dell’occidente) di Filosofia e Rivoluzione, un ampio lavoro sul marxismo eretico tuttora in corso di stesura. L’ultimo sua pubblicazione è “Teoria della totalizzazione”, edito da Melagrana in tre volumi, ponderoso affresco del capitalismo contemporaneo. Parallelamente all’attività di studio, di ricerca e di lavoro, Malinconico ha militato fin dai primi anni ’70 nella nuova sinistra e nei movimenti di lotta sul lavoro e sull’ambiente.